La voce dei lettori
L'olio extra vergine d'oliva Dop Terra di Bari sempre in saldo
Se costa più un Carapelli 100% italiano di un Dop Terra di Bari, di chi è la colpa? Dalla segnalazione di Alessandro Minelli alcune riflessioni sulle politiche commerciali dissennate che distruggono il territorio
20 ottobre 2015 | T N
Salve,
solo per segnalare che a 5 mesi dal Vostro articolo (Dop Terra di Bari, un olio extra vergine di oliva in svendita), l'olio in oggetto nello stesso punto vendita ora costa la bellezza di... 6,60 €/litro, con ampia disponibilità a scaffale, contro gli 8,40 € (circa) del classico Oro Verde Carapelli 100% Italiano, sempre nello stesso punto vendita...
Saluti
Alessandro Minelli
Buongiorno Sig. Minelli,
alcune riflessioni sono d'obbligo dopo la sua nuova segnalazione.
Il prezzo è stato aumentato rispetto alla precedente offerta promozionale, da meno di 5 euro al litro a 6,60 euro al litro.
Qualcuno potrà affermare che è già un inizio se non fosse che, come ha fatto impietosamente osservare, un comune 100% italiano costa di più, a scaffale, di un olio Dop. Il nuovo prezzo è sicuramente più congruo alle quotazioni all'ingrosso di quest'anno, anche considerati i costi per l'imbottigliamento e la distribuzione, tenendo conto che si tratta di un prodotto in offerta.
Ma ci dobbiamo accontentare così?
Non è la prima segnalazione, purtroppo, del perdurare di offerte commerciali scontatissime per la prima Dop italiana, in volumi. Terra di Bari è una Dop in saldo, costante, durante tutto l'anno. Purtroppo non solo in Italia.
Eccole un nuovo esempio: olio Dop Terra di Bari che, su uno scaffale estero, costa poco più di un fantomatico olio d'oliva Michelangelo, in latta.
Non è certamente così che si difende un territorio e la sua tipicità.
Se è diritto di qualsiasi azienda poter vendere il suo prodotto al prezzo che desidera, è altrettanto lecito criticare certe politiche commerciali sconsiderate che portano a sminuire il valore dell'olio extra vergine Dop. Come ha ben illustrato la ricerca Ismea-Aicig: “il prezzo è infatti percepito come indicatore di qualità e influisce moltissimo sulle preferenze.”
Se un olio costa poco, vale anche poco. Giusto o sbagliato, è così che la vede il consumatore. Prenderne atto è un dovere dell'intera filiera, tanto più in aree dove, cronicamente, si lamenta che le quotazioni non riescono neanche a coprire i costi di produzione.
Non importa di chi è la colpa e la responsabilità. Olivicoltori, frantoiani, commercianti, imbottigliatori o industriali. Finchè l'olio Dop Terra di Bari sarà un extra vergine costantemente in svendita a rimetterci sarà sempre l'intero territorio.
Cordiali saluti
Alberto Grimelli