La voce dei lettori
DELUSIONE? SI', CERTO. MA LA RESPONSABILITA'DI CHI E'?
Una lettera mesta e senza speranze, condivisibile nello spirito, ma non nei contenuti. L'attuale stato delle cose ha tra i responsabili numero uno gli stessi agricoltori. Chi non se ne avvede vuol dire che non ha ancora maturato quel salto necessario per guardare il mondo con occhi diversi
12 novembre 2005 | T N
Nel lontano 1985, premetto abito in Toscana e precisamente a Castagneto Carducci, dopo un lungo periodo di ristagno dei prezzi, il tempo provvidenzialmente (a chi si e a chi no) a causa di una importante nevicata e di conseguenza un danno alle piante, soprattutto nella Toscana centrale, fece lievitare il prezzo dellâolio a 10.000 lire al Kg. allâingrosso. Questo prezzo ce lo siamo trascinato per molti anni un poâ più in su e un poâ più in giù, fino ad arrivare al prezzo massimo anno 2004 con 7 euro. Un prezzo non troppo alto visto e considerato lâaumento costante e progressivo di tutti i mezzi tecnici e la manodopera necessari per ottenere il prodotto. Ma come sanno bene gli agricoltori mai lamentarsi abbastanza perché il peggio deve ancora venire. Nellâanno 2005 buona annata di olive anche se con rese mediamente più basse, ah scusate prima di continuare desidero precisare che diversamente i frantoi con duemila motivazioni più o meno giuste hanno sempre aumentato il costo di frangitura, ed il mio frantoio è una cooperativa di cui sono socio, quindi prezzi più bassi dei singoli privati, ci aspettavamo un ristagno o una minima contrazione dei prezzi ma non certo fin dove siamo arrivati! In Toscana, Il Presidente della mia cooperativa ha raccontato che alcuni frantoi hanno liquidato partite di olio IGP Toscano a 3,50 â 4,00 euro al Kg.. La Ns. cooperativa ci ha liquidato con 5,50 euro al Kg. meno di 11.000 lire e secondo il Ns. Presidente di cooperativa dobbiamo essere anche contenti. Contenti di che 1,50 euro in meno in un solo anno, quando il prezzo al dettaglio non è variato! Tutti ci chiedano sempre qualcosa di più: 1° iscrizione dellâoliveto al consorzio IGP; 2° scelta di una agricoltura a basso impatto ambientale (lotta guidata, agriqualità ), 3° raccolte anticipate per ottenere il miglior olio, ma con rese inferiori, e questi sono i risultati?
Inoltre ho fatto anche la scelta, non so ancora se felice o no, di fare la famosaaaa filiera corta, imbottigliando e vendendo direttamente e presso punti vendita al minuto con ricavi faticosi. Il consumatore usa lâolio come lâoro con 5 litri condisce le insalate per tutto un anno e quando acquistano il prodotto si lamentano sempre del prezzo.
Il paradosso del consumatore, una bottiglia di vino minimo che si beve una sera a tavola con gli amici costa circa 10 euro, quello abbastanza buono. 1 litro di olio costa circa la stessa cifra IGP in bottiglia, etichetta e contro etichetta e se tutto va bene viene consumato in un mese, e si lamentano. Io sinceramente sono disorientato, non so più a chi devo dare ascolto. A volte anche leggendo i Vs. articoli mi cadono le braccia, soprattutto quando parlate di strategie di mercato. Ma di chi parlate dei grandi imbottigliatori che miscelano oli di varie provenienze che non hanno mai visto un albero di olivo e fanno il buono e cattivo tempo. Questo vorrei sentir dire dai Vs. articoli.
Peraltro ci si mette anche la Legge dove si può scrivere in etichetta anche cose facilmente confondibili tipo: Prodotto e confezionato a Castagneto Carducci e prodotto confezionato a Castagneto Carducci, sottile la differenza enormemente diversa la sostanza. Avete mai ascoltato la pubblicità dellâAzienda olearia del Chianti, se non è frode in commercio quella allora vuol dire che io non capisco niente.
Scusate per questo sfogo ma vedo molta ipocrisia in torno a me. Dite le cose come sono.
Arrivederci da un agricoltore molto deluso. Ciao da
Enrico.
Podere Giovanni
Avrei piacere che lâe-mail fosse almeno letta!
Altro che letta, questa sua mail la pubblichiamo con grande rilievo in prima pagina e addirittura tra i due articoli di primo piano.
"Teatro Naturale" è una rivista di pensiero a beneficio del mondo rurale, quindi è il luogo deputato a ospitare le sue delusioni e cocenti amarezze.
La risposta la trova appunto nell'articolo, cui rimando con il seguente link: link esterno
Lei scrive "Avrei piacere che lâe-mail fosse almeno letta!".
Perché, ha forse dei dubbi?
Luigi Caricato