La voce dei lettori
AGRONOMI: E’ ORA DI VOLTARE PAGINA
08 ottobre 2005 | T N
Eâ stato un settembre movimentato per gli Agronomi e i Forestali italiani.
Processi, procedimenti giudiziari, polemiche e invettive hanno occupato pagine di giornali. Sono stati così svelati al grande pubblico fatti e retroscena di un periodo difficile e di tensione. Al contrario di quanto auspicato, lâinsediamento del nuovo Consiglio dellâOrdine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali (CONAF) non ha portato a una riappacificazione. I contrasti si sono acuiti, così pure gli scontri che sono proseguiti anche a colpi di carte bollate. Tra denunce e controdenunce lâattività del CONAF è continuata in un clima spiacevole e nocivo agli interessi della categoria.
Nonostante seri ostacoli e la dura opposizione interna, il CONAF ha operato. Ha dovuto affrontare questioni spinose, come la soppressione della figura dello Zoonomo e il procedimento disciplinare a carico della ex Presidente, Dina Porazzini. âAvrei preferito â dichiara il Presidente Pantaleo Mercurio â che fossero evitati agli Agronomi e Forestali italiani tutti questi veleni. Lâimmagine stessa dellâOrdine ne è uscita malconcia. Ho speso molte energie per tentare una mediazione, per trovare un nuovo spirito unitario. Ho dovuto, con molto rammarico, prendere atto di una situazione irrecuperabile.â
âEâ ora di andare oltre â continua Mercurio - il rinnovo dei Consigli provinciali consentirà di ripartire con nuovo slancio. Sono molte le questioni da affrontare, dalla riforma delle professioni, alla politica agricola comunitaria. Ma gli agronomi devono essere protagonisti anche in altri settori chiave come la salvaguardia dellâambiente e la sicurezza alimentare.â
Si guarda quindi al futuro, alle cose da fare. I vari processi e procedimenti giudiziari che vedono coinvolti alcuni ex consiglieri, nonché la ex Presidente e che per alcuni mesi hanno logorato il CONAF, non rallenteranno ulteriormente lâattività del Consiglio. âLa stagione delle polemiche è finita â continua il Presidente â Ora basta. Lasciamo alla Magistratura il compito di giudicare. Eâ ora di guardare ai programmi.â
Segreteria CONAF