La voce dei lettori

ARIA NUOVA NEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI AGRONOMI

24 settembre 2005 | T N

Sono sei, ora, i consiglieri di primo insediamento dell’Ordine Nazionale degli Agronomi e Forestali italiani.
Serviva un rinnovamento, occorrevano nuove idee ma anche nuove facce.
Dopo il commissariamento si avvertiva l’esigenza di uno strappo con il passato, qualcuno propose anche che un veto sui vecchi consiglieri, per un rinnovamento completo e risolutivo. Non se ne fece di nulla.
Furono però eletti ben quattro consiglieri di primo insediamento, una ventata di freschezza. Alla prima riunione del CONAF, il 20 dicembre 2004, con un risultato che certamente sorprese molti, comprese alcune testate giornalistiche che dettero per sicura la riconferma della Porazzini, ai vertici furono eletti tre professionisti che, sebbene avessero esperienza nella gestione degli affari ordinistici, mai erano stati proiettati su una dimensione nazionale. Pantaleo Mercurio, Elisabetta Norci e Roberto Accossu, rispettivamente Presidente, Vice Presidente e Segretario, si trovarono ben presto in una situazione imbarazzante dovendosi scontare con la feroce opposizione della vecchia guardia, in particolare della ex Presidente.
Sebbene non proprio bloccato, il lavoro del nuovo Consiglio fu sicuramente ostacolato.
Oggi sono avvenuti alcuni cambiamenti, si aprono prospettive diverse.
A seguito delle dimissioni, per motivi personali, di Ferrari, consigliere eletto dall’Emilia Romagna, e dalla sospensione disciplinare della Porazzini per comportamento non consono alla dignità professionale, si sono insediati due altri consiglieri di primo insediamento: Tropea e Trevisin.
Le facce nuove nel Consiglio nazionale diventano così ben sei, la maggioranza assoluta del Consiglio. Fatto assolutamente straordinario, almeno per chi crede alle coincidenze, tutti i nuovi consiglieri si sono detti disponibili a collaborare con l’attuale presidenza.
Ferrei ed inamovibili oppositori rimangono così soltanto i consiglieri rieletti, con l’unica eccezione di Ciro Costagliola. Pur isolati in Consiglio, Pulina, Zanzi, Zuccotti e Castelli hanno annunciato battaglia, a mezzo stampa e non. Per breve tempo è stato pubblicato su un sito internet un copia di un esposto presentato da questi, in comunella con la Porazzini, al Tribunale di Roma.
Le polemiche certo non finiranno, sentiremo ancora parlare di complotti e trame oscure orditi al solo scopo di gettare onta e discredito sulla ex Presidente Porazzini che però, forse è bene ricordarlo, è stata giudicata colpevole, in primo grado, di aver falsificato un verbale del Consiglio (otto mesi di reclusione con la condizionale) e di aver fatto dichiarazioni offensive ed ingiuriose non consone alla dignità ed al decoro della professione ed idonee ad arrecare discredito al prestigio della professione e dell’Ordine (18 mesi di sospensione).
Tira aria nuova in Consiglio, anche se l’olezzo di vecchie tensioni e recriminazioni non è ancora scomparso.

B.I.