La voce dei lettori

MALA TEMPORA CURRUNT!

Ugo Brugnara scrive a Luigi Caricato: “…certamente non è un’ottimista incorreggibile”. E Luigi Caricato risponde a Ugo Brugnara: “…ho una visione positiva della vita; ma ottimista no, non lo sarò mai…”

30 luglio 2005 | T N


Buongiorno sig. Caricato,

non so come, ma ogni tanto arrivano nel mio PC, tramite Teatro Naturale, alcune acute sue osservazioni. Sapevo della sua competenza per l’olio ma non conoscevo questo suo impegno sociale. Non so di quale corrente politica Lei faccia parte, non so a quale credo sociale e religioso Lei sia più vicino, ma certamente non è un ottimista incorreggibile. Io lo sono, io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno anche con due sole dita d’acqua, prendo cantonate tremende ma non demordo. Sono però abbastanza d'accordo con la sua analisi negativa e pessimista. Perché non vedo futuro, a meno che non ci sia uno sconvolgimento. Speriamo che il fanatismo dei terroristi contribuisca al rinnovamento spirituale di noi esseri normali, egoisti, edonisti, e… mi fermo per esuberanza di epiteti negativi. Mi preoccupa molto un fatto che cerco di spiegare in breve. I giovanissimi di oggi, almeno quelli che abitano nelle mia zona, (Veneto orientale) sono maleducati, spocchiosi, insulsi, ammalati di cellulite (alludo ovviamente al cellulare), ma sono soprattutto aridi e supportati da genitori imbelli, immorali e... ricchi. Ecco, dott. Caricato, penso che il degrado dei valori morali sia il male del nostro tempo. Non parlo di religione cristiana, anche se io sono credente e praticante convinto. Parlo della perdita e dell’annichilimento di valori etici universali. Non solo non c’è amore per il prossimo, non c’è nemmeno il rispetto per il proprio simile. Va di moda amare e parlare con il proprio cane, piuttosto che parlare con il vicino di casa. Perché? Perché non c'è nulla o quasi da dirsi! I matrimoni durano ormai qualche mese, i figli sono in balia di baby sitter, o di badanti o di… Jerri Scotti, Bonolis & C. Quando io andavo a scuola e tornavo con il mio quotidiano castigo sul diario, non dicevo nulla alla mamma perché, per principio, la maestra aveva ragione. Adesso la maestra deve stare attenta a non procurare danni irreversibili alla psiche del fanciullino che deve essere sempre assecondato. In caso contrario i genitori sono pronti ad un’azione di rivalsa contro la cattiva strega. Robe da matti sig. Caricato. Per questo sono preoccupato, perché se i giovani virgulti vengono su con questi dettami e questa mancanza di esempi ed anche di pathos, non impareranno mai a soffrire, a sopportare ed amare anche il lavoro. Lei dott. Caricato, ama l’olio, io amo il vino. Ma entrambi sappiamo quanta fatica e quanta abnegazione stanno dietro ad un buon raccolto. Credo, temo che i nostri nipoti non lo sapranno mai. Voglia scusare, sig Caricato, questo il mio sfogo un po’ naif e quasi patetico, ma la sua disamina accorata seppur negativa mi ha indotto a prendere in mano la penna… pardon la tastiera. Tastiera che uso da 38 anni, da quando ho iniziato a lavorare con IBM. Adesso sono in pensione ma lavoro ancora nel settore che da sempre è il mio hobby: il buon vino. Buona serata.
Ugo Brugnara.


Contrariamente a quel che appare, ho una visione positiva e rosea della vita. Non per questo sono ottimista nel senso proprio del termine. Come farei ad esserlo, con tutto ciò che accade? E non mi riferisco alla sola emergenza terrorismo – fenomeno pur grave, beninteso – ma alla perdita di valori nell’ambito della società e, prima ancora, all’interno delle famiglie e degli stessi individui.
Non appartengo a nessuna ideologia, perché credo nella libertà del pensiero. Non sono vicino né a destra, né a sinistra, né tanto meno al centro. Essere spiriti liberi significa, appunto, essere liberi: sganciati da carrozzoni. E’ un fatto per me naturale, non mi riconoscono in nessuno. Soprattutto rifiuto l’attuale classe politica, costituita prevalentemente da mediocri. Non mancano tuttavia le persone illuminate, per questo sono tranquillo; ma i migliori, si sa, non hanno spazi. Si ricorrerà a loro quando la barca sta per affondare. D’una cosa sono però certo: l’attuale degrado è la fotografia esatta della società; per cui gli uomini che la gestiscono sono mediocri in quanto è la società che sceglie la mediocrità come parametro cui ispirarsi.
Quanto al credo religioso: sono cristiano in quanto cresciuto in una società un tempo radicata nel cristianesimo, ma non mi sento di appartenere a una chiesa, non perché la rifiuti, ma perché una chiesa reale oggi non esiste. Ritengo comunque che tutte le confessioni religiose abbiano una valenza assai importante, sono gli uomini a svilire semmai il senso religioso della vita, a banalizzarlo fino a renderlo insulso attraverso l’esercizio della violenza fisica, psicologica, intellettuale e morale.
Anche i giovanissimi di oggi sono il frutto delle generazioni che li ha messi al mondo: è mancata negli adulti la capacità e la volontà di educare, perché non si è mai riflettuto abbastanza sul senso dell’esistenza, sull’impegno che la vita richiede verso se stessi e gli altri.
Lei ha ragione: nell’amore che noi abbiamo per il vino e l’olio c’è qualcosa di solido. Concordo con lei: “entrambi sappiamo quanta fatica e quanta abnegazione stanno dietro ad un buon raccolto”; è vero, non riconoscerne la fatica equivale a svilire il senso stesso dell’essere nel mondo.
L’unica soluzione in tempi di così grave crisi è impegnarsi in prima persona non per cambiare il mondo, non si riuscirà mai, ma per lasciare un segno di luce, pur minuscolo e appena avvertibile, nel grande e vasto buio in cui siamo immersi.
Essere testimoni di valori positivi, è questo l’impegno di chi è diverso dagli altri, di chi non vuol ridurre la propria vita all’insensata mediocrità.
Come può notare, solo chi ha una visione positiva della vita può giungere a queste conclusioni. Ma ottimista no, non lo sarò mai.

Luigi Caricato