La voce dei lettori

IL RICHIAMO ALLE RADICI, PERO'...

Una lettera amara e sincera di Giovanni Minzera: "vi auguro tanta forza per resistere... io ho riflettuto molto e credo che..."

25 giugno 2005 | T N

Carissimo Luigi,

ammiro moltissimo il vostro impegno e vi auguro tanta forza per resistere, io sono al limite, sarà l'età.

Ho operato con successo in diversi settori, poi ho sentito il richiamo delle radici e mi sono dedicato con tanto entusiamo nell'agroalimentare, prima a Milano, abbandonata perchè troppo superficiale, poi in Maremma, perche la credevo più...., dopo dieci anni la delusione è tanta ma da buon "ariete" caparbiamente continuo.

Ho riflettuto molto su questo insuccesso e credo d'aver commesso l'errore di guardare troppo al prodotto ed i produttori, trascurando il mercato ed i consumatori, lo stesso errore di molti e forse anche vostro, per la gioia dei mistificatori e gli "inventori" di nuovi consumi.

Leggendovi spesso ho la sensazione di trovarmi in un vecchio circolo di intellettuali dove spesso ci si parla addosso, "vietato l'ingresso ai non iscritti".

Mi piacerebbe confrontarmi su questo argomento con persone oneste come voi, sono convinto che non si può delegare la promozione ai baracconi istituzionali o a fasulli oppinionisti.

Scusa il mio tono, un caro saluto

Giovanni Minzera



Sono considerazioni amare, ma vere; si prestano a molte altre riflessioni. Tratterò l'argomento in un mio articolo prossimo.
Intanto, brevemente: Teatro Naturale non è un circolo di intellettuali, perché non ha preclusioni per nessuno: resta però una voce elitaria, è vero. Con ingresso libero a tutti, tuttavia, e molta speranza, non di cambiare le sorti del mondo, ma di dare un senso di autenticità al nostro essere dentro le viscere del mondo, questo sì.
Credo che in generale si debba agire nella vita senza attendersi nulla dagli altri, ma solo da se stessi, tirando fuori il massimo, perfino l'anima più profonda di sé; poi, chissà...

Luigi Caricato