La voce dei lettori
AIDI CONTRO SCALDASEDIA E RUBASTIPENDIO, NEL PAESE DEI PULCINELLA
"c'era una volta una famiglia di agricoltori felici...". Da "Arriga Alta" ci giunge una fiaba, tra il visionario e il realistico, sulla miserrima condizione del mondo contadino
04 giugno 2005 | T N
Aidi contro Scaldasedia & Rubastipendio
Câera una volta, nel paese dei pulcinella, una famiglia di agricoltori felici.
Il papà zappava la terra e coltivava le piante, la mamma raccoglieva i frutti e li cucinava; la figlia Aidi cresceva felice giocando con gli animali e rispettando la natura.
La famiglia di Aidi, come quella di tutti gli altri agricoltori, non era ricca, la loro vita era piena di sacrifici, ma erano ripagati dallâessere onesti e laboriosi, felici e soddisfatti nel vedere i propri figli crescere secondo sani ed onesti principi.
Un giorno infausto tutta questa serenità fu cancellata da un fatto gravissimo:
il paese dei pulcinella venne invaso dallâesercito delle formiche giganti, terribili predatari, fameliche e assassine, si impadronirono di ogni cosa e, soprattutto, del potere.
Il loro governatore era un essere malvagio e talmente arido di cuore e privo di sentimenti da non essere nemmeno capace di fare una famiglia e mettere al mondo dei figli.
Verde di bile e roso dallâinvidia verso le famiglie di contadini, odiava con tutto se stesso questi nuovi sudditi che, malgrado una vita di stenti e di sacrifici, vivevano felici nei territori appena conquistati.
Deciso a mettere fine a tanta gioia chiamò a sé i due collaboratori più fidati e perversi: Scaldasedia e Rubastipendi
âLe grida di gioia dei bambini che giocano felici disturbano il mio sonno ! Eâ ora di farli smettere !â â esordì il Governatore.
âCerto mio Signore, Certo mio Signore !â
risposero in coro i due petulanti tirapiedi, che immediatamente aggiunsero sibilando:
âNoi abbiamo la medicina a tanto male, il veleno che farà cessare questo indegno spettacoloâ.
âVoglio conoscere il vostro velenoâ tuonò il governatore.
âSi chiama buorocrazia, mio adorato Signore; per ogni zolla di terra che vorranno zappare, dovranno prima riempire cinque moduli, chiedere otto certificati e presentare 20 domande in 20 uffici differenti.
E poi gli daremo da scrivere anche 100 registri e 100 manuali; contemporaneamente 1000 scadenze renderanno inutile ogni loro sforzo. Sommersi da questa pestilenza non avranno più tempo per lavorare la terra. I campi diventeranno aridi e incolti e la gioia sparirà dai loro cuori !!â
Il governatore accolse il suggerimento dei suoi fidi collaboratori con un grugnito di assenso, ma subito obiettò:
âVoi non conoscete i contadini; sono gente onesta e laboriosa. Staranno svegli di notte per scrivere registri e manuali ed avranno tutto il giorno per coltivere la terra. Le loro mogli compileranno moduli dâogni tipo e terrano il conto di date e scadenze.â
âla Sua Illustre Signoria ha ragione, ma noi abbiamo lâantidoto a tanta onestà e tanta odiosa laboriosità . Unâaltra piaga si abbatterà su di loro: i controlli.
Quello che faranno di notte, dovranno disfarlo di giorno; grazie a controlli continui e asfissianti, toglieremo loro ogni risorsa.â
Dopo questa risposta un sorriso perfido apparve sul viso del Governatore, ma la soddisfazione durò poco perché nuovamente replicò:
âanche se di notte scriveranno i registri e di giorno saranno costretti a correggerli, hanno sempre una risorsa su cui poter contare:
i contadini sono gente che non spreca e potranno sempre ricorrere ai loro risparmiâ.
A questâennesima obiezione pronti risposero i due luridi servi:
âAbbiamo la cura anche per tanta insopportabile parsimonia: ai loro sudati risparmi ci penseranno quelli della DelinqueLat. Poiché tutti i controllori saranno dirottati sui contadini, nessuno si curerà di chi gestisce i loro risparmi. Quelli della DelinqueLat sono bravissimi a dissipare patrimoni e rovinare famiglie. Vedrà che bel risultato, in quattro e quattrotto non avranno più una lira.â
âVa bene, mi avete convinto, questo è proprio quello che ci vuole per cancellare lâinsopportabile sorriso dal loro voltoâ - rispose soddisfatto il governatore.- âAndate e provvedete. Che il terribile cancro divori i contadini e che la buorocrazia dilaghi e distrugga ogni cosa!!â
In un battibaleno la tragica pestilenza si abbattè sui contadini.
Un esercito di migliaia di Scalasedie e Rubastipendi prosciugò ogni risorsa al pari delle più nefande sanguisughe; tutti i contadini, attaccati dal terribile âcomma bis e comma terâ, uno dopo lâaltro, caddero stremati senza più speranza di poter sopravvivere.
Con i genitori piegati sui libri giorno e notte, nessun bambino poteva più andare nei campi a giocare; le loro urla di gioia vennero preste sostituite da sommessi pianti di disperazione.
Aidi, che non voleva rassegnarsi a vedere il suo papà e la sua mamma tristi e sconsolati, condannati allâinedia e alla fame, andò nel bosco a cercare aiuto.
Lontano dal dorato mondo dei telefonini e delle vacanze esotiche, che tanto piaceva a Scaldasedia e Rubastipendi, viveva una vecchia Signora che ancora conservava la memoria del bene e del giusto.
Aidi si recò proprio da lei a chiedere aiuto e consiglio.
âGentile signora un perfido dittatore, circondato da un esercito di parassiti, ha deciso di far morire i nostri genitori; prima di finire orfana e affamata voglio fare tutto il possibile per salvare il mio papà e la mia mamma.â
âTi stavo aspettando bella bambinaâ - rispose la vecchia Signora - âper salvare i tuoi genitori devi recarti sulla montagna dellâOnestà e chiedere aiuto al pino pasulo, lâunico che ti può aiutareâ.
âcome posso fare per riconoscerlo ?â rispose Aidi
âSemplice â dissa la Signora â si erge sulla vetta sopra tutti gli altri ed è lâunico pino che ha la cima dritta, che non si piega mai, nemmeno davanti agli abusi più perfidi e graviâ
Aidi, decisa a compiere la sua missione, ringraziò la Signora per il prezioso consiglio e chiese in quale direzione proseguire per scalare la montagna dellâOnestà .
âLa montagna dellâOnestà è lontana da questi luogi, dovrai camminare verso Nord per quattro lunghe settimane, lungo la strada dei falsi e dei disonesti.â - Rispose la dolce Signora â âLa dovrai percorrere tutta e superare la casa della falsa informazione, la casa della falsa giustizia e la casa della falsa religione â
Immediatamente Aidi si mise in cammino e, dopo una settimana giunse in vista della prima casa; per essere sicura di essere sulla strada giusta, si fermò a chiedere aiuto e sostegno.
Giunta davanti alla porta si rivolse agli inquilini chiedendo in lacrime aiuto: âGentili signori voi siete molto potenti poiché godete della credulità popolare.
Se scrivete la mia disgrazia e dite la verità tutti la potranno conoscere!â
La risposta arrivò subito in coro: âcara bambina abbiamo solo due mani e sono impegnate a reggere il manto dei potenti di turno; con le mani occupate non possiamo scrivere nulla!â
âSe non potete scrivere la verità potete almeno raccontarla a paroleâ obiettò Aidi.
âabbiamo una sola bocca, bambina mia, ed è già impegnata a cantare la gloria dei potenti di turno; con la bocca occupata a cantare non possiamo raccontare nulla!â - risposero in coro i giornalisti.
Aidi si ricordò delle parole della vecchia Signora, immediatamente abbandonò la casa e continuò decisa, sicura di essere sulla strada giusta.
Dopo unâaltra settimana di cammino arrivò alla seconda casa e, con le lacrime agli occhi, chiese nuovamente aiuto: âGentili signori voi siete molto potenti poiché la giustizia è nelle vostre mani. Se ripristinate la giustizia nel paese dei pulcinella anche il mio papà e la mia mamma potranno tornare a vivereâ
La risposta arrivò subito in coro: âNoi siamo forti con i deboli, ma deboli con i forti. Nulla di quello che tu chiedi è in nostro potereâ.
Aidi si ricordò delle parole della vecchia Signora, immediatamente abbandonò la casa e continuò decisa, sicura di essere sulla strada giusta.
Alla terza settimana di cammino Aidi arrivò alla terza casa e, disperata, chiese nuovamente aiuto: âGentili signori salvare una povera bambina è ben poca cosa rispetto allâinfinito potere del vostro dio. Basta un battito di ciglia per ripristinare lâamore e lâonestà nel paese dei pulcinellaâ
Anche in questo caso la risposta arrivò subito in coro: âCara bambina vorremmo tanto poterti aiutare, ma la potenza di dio la si misura solo nelle disgrazie.
Terremoti, maremoti, epidemie e sventure dâogni genere, capaci di uccidere milioni di persone in un solo secondo, sono allâordine del giorno, ma il nostro dio ha il braccino corto quando si tratta di fare del bene. Ogni tanto ne salva uno, ma solo quando contemporaneamente ne fa morire mille. Quando ciò accade gli uomini urlano al miracolo, ma è povera gente che si accontenta di poco e non ha le pretese che hai tuâ.
Aidi si ricordò delle parole della vecchia Signora, immediatamente abbandonò la casa e continuò decisa, sicura di essere sulla strada giusta; ancora una settimana di cammino e sarebbe finalmente arrivata alla sua meta.
Dopo questâennesima fatica Aidi giunse finalmente in vista della Montagna dellâOnestà e cominciò la sua scalata.
Quando arrivò nei pressi della sua vetta vide finalmente stagliarsi un Pino più alto degli altri, la cui cima dritta lo distingueva fra tutti.
Sicura di aver trovato finalmente quello che cercava si rivolse al Pino con quel poco di fiato che ancora le era rimasto:
âsignor Pino il mio papà e la mia mamma sono condannati a morire di fame e di stenti; una vecchia e buona Signora mi ha detto che solo lei ci può aiutareâ
Con voce profonda e un tono rassicurante il Pino prontamente le rispose:
âCara bambina, se sei arrivata sino a me è segno che nessuno ha voluto aiutarti. Contro gli orrori e i soprusi dei potenti câè solo unâarma capace di difendere deboli e indifesi:
Silvia e Roberto Biza
Arriga Alta
FINE DELLA PRIMA PUNTATA