La voce dei lettori

"LE POLEMICHE NON MI INTERESSANO"

Ci scrive nuovamente il direttore Unaprol Ranieri Filo della Torre

30 aprile 2005 | T N

Questa che presentiamo è la seconda puntata di uno scambio di mail intercorso nel numero del 23 aprile, da cui questo link: link esterno

Caro Direttore, i quasi 7oo mila produttori aderenti all’Unaprol hanno già scelto il Presidente e gli altri organi sociali. Il mio lavoro mi appassiona e mi dà tante bellissime opportunità di conoscere, confrontarmi e riflettere con tanti olivicoltori ed altri operatori, per cercare di rappresentarne sempre meglio le esigenze e le istanze verso i consumatori, il mercato e le altre sedi dove abbiamo accesso. Le polemiche non mi interessano e dubito siano costruttive. Cordialmente,
Ranieri

P.S. Ricordo male o quando ci siamo incontrati al SOL ci davamo del tu? O ci sono esigenze, come dire da proscenio della vis polemica, per cui è indispensabile “marcare” le differenze anche sul piano personale?


Sempre il direttore dell'Unaprol scrive ad Alberto Grimelli, coordinatore editoriale di "Teatro Naturale".


Caro Grimelli,
le polemiche non mi interessano. La strategia del machete non mi appartiene e dubito possa servire a qualcosa. Preferisco lavorare per costruire con tutta l’intelligenza, la passione e la determinazione di cui sono capace. In questa direzione, mi auguro di ritrovarla ancora.
Cordialmente,
Ranieri


Caro Ranieri,

non posso che prendere atto di un evidente atteggiamento di chiusura. Pazienza. E' un'occasione persa.

Le critiche sono a mio parere fondamentali per la crescita del settore stesso. Soprattutto se espresse nell'ambito di un comparto produttivo in cui non è mai esistito un vero contraddittorio.

Nei tre anni di "Teatro Naturale" abbiamo posto in luce i limiti strutturali e le anomalie del mondo olivicolo, ma abbiamo suggerito anche le strade da percorrere.

Non è mai polemica gratuita la nostra. Chi ci legge lo sa; e dispiace, di conseguenza, che ci sia stata (da parte tua, sua?) una risposta più da direttore Unaprol che da Ranieri Filo della Torre.

Peccato, perché l'associazionismo è un valore in cui noi crediamo fortemente.

A questo punto io, Grimelli e la Redazione ci prenderemo l'impegno di scandagliare più in profondità gli umori degli addetti ai lavori: vogliamo cercare di capire, attraverso una serie di inchieste, il reale ruolo svolto in questi anni dalle Unioni dei produttori olivicoli.

Io ho denunciato la politicizzazione e sindacalizzazione di queste strutture, più simili a centri di potere che ad altro: vogliamo forse negarlo?

Resta l'evidenza di una realtà amara, con un comparto che si sta purtroppo sgretolando anno dopo anno per mancanza di figure di rilievo. Vedremo cosa ne verrà fuori...

Intanto un caro saluto, con la stima di sempre

Luigi

P.S. Il "tu", il "lei" sono categorie dello spirito. Si adeguano non tanto agli umori, ma alla gravità degli argomenti.