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CONTRO LE AMPOLLE / 28. OCCORRONO DEI DISTINGUO, NON TUTTI I RISTORATORI SONO UGUALI

Ci scrive Matteo Scibilia, segretario di Udirtà, l'Unione per la difesa della ristorazione di qualità: "sono d'accordo sul togliere le amopolline d'olio, ma nella ristorazione di qualità è già realtà da molto tempo..."

02 aprile 2005 | T N

Sono un ristoratore e il segretario della Unione per la difesa della ristorazione di qualità Udirtà. Sono d'accordo sul togliere le ampolline di olio. In fondo nella ristorazione di qualità questa è già realtà da molto tempo, certamente chi fa bene questo lavoro sa già come fare, forse anche voi dovreste cominciare nei distinguo. Usare la parola ristorante è diventata di moda ma non tutti i ristoratori sono uguali, anche la Fipe a volte si dimentica di questo.

Matteo Scibilia



La ringrazio per la sua preziosa testimonianza. Concordo con lei sul fatto che non tutti i ristoratori siano uguali. E' vero, è così. Ma vale per tutto e per tutti; vale per ogni categoria professionale. Purtroppo il problema dell'olio presentato nelle ampolline resta tale su vasta scala, e le eccezioni peraltro non fanno testo, seppure l'esempio di alcuni sia comunque lodevole e degno di emulazione.
Noi i distinguo li abbiamo sempre fatti, ma non occorre neppure farli. Si sa che le eccezioni esistono sempre. Sono le eccezioni in verità che muovono il mondo e lo qualificano. Presto daremo spazio anche all'Udirtà. Sentiremo il parere di tutti sulla questione ampolline, sperando che finalmente cambi l'attuale scenario.

Luigi Caricato