La voce dei lettori

CONTRO LE AMPOLLE / 16. L'ANOMIMO CHE ATTRAE

Anche i consumatori, non solo la ristorazione si spingono verso un prodotto senza identità, purché costi qualche euro in meno. Parola di Elvira Ciabarra

12 marzo 2005 | T N

Ho 32 anni e sono la titolare dell'Antico Frantoio Ciabarra di Silvi (TE), piccola azienda artigiana che produce olio extravergine di qualità, a freddo, da cultivar abruzzesi.
Sono pienamente d'accordo con l'iniziativa del divieto delle ampolline e dell'olio anonimo nella ristorazione. E ve lo dice una che purtroppo, troppo spesso, si trova a lottare contro l'ignoranza della gente sull'olio extravergine. Non parlo solo della ristorazione (fortunatamente nella nostra zona prettamente turistica, vi sono molti ristoranti che adottano oli confezionati a tavola), ma anche della clientela ordinaria (principalmente locale, ma non solo) che acquista ancora olio anonimo da produttori anonimi, prodotto e conservato non si sa come, solo perché lo paga naturalmente alcuni Euro in meno.

Elvira Ciabarra