La voce dei lettori
Che fine farà il nostro olio italiano?
Tanta passione, esperienza e sacrifici, ma a che pro? L’unica cosa certa è la burocrazia. Le amare considerazioni del frantoiano Pierluigi Marino
25 giugno 2011 | T N
Carissimo Direttore,
l’olio è il futuro di chi lavora?
Purtroppo oggi qualcuno vuole far diventare la passione, l’esperienza e i sacrifici di generazioni il guadagno di chi occupa le poltrone alte e le presidenze, prodigandosi, intoccabili ed esperti del settore, dimenticandosi che il passato non viene cancellato, oggi causa dei nostri mali.
Nonostante tutti aspettano l’introduzione del registro on line. La grande distribuzione e i grandi marchi italiani continuano nella commercializzazione di olio solo comunitario. Chiedo a voi e ai lettori: il nostro olio italiano che fine farà? L’unica cosa certa è che il lavoro burocratico non mancherà.
Le invio alcune foto di volantini dove immancabilmente l’olio extra vergine viene venduto sotto i 3 euro, sperando che chi legge e opera nel settore faccia dei passi avanti.
Distinti Saluti
Pierluigi Marino
Oleificio Stella, Cropalati, Cosenza

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