La voce dei lettori
ALCUNI TEMI FANNO PAURA
Una lettera di Giuliano Terzi su una questione nodale difficile da affrontare: la libertà di espressione non può soggiacere alle differenze fra le civiltà...
18 dicembre 2004 | T N
Ho letto l'articolo apparso oggi 11 dicembre su "Teatro Naturale" di Ada Fichera dal titolo "La libertà di espresssione non può soggiacere alle differenze fra le civiltà "; debbo indicarVi che non condivido nulla di quanto dice l'autrice dell'articolo che parla di libertà di religione, di nazione democratica e di religione non 'di Stato' ma che questi concetti poi non riesce ad applicare nella quotidiana realtà . Sarebbe opportuno che qualche altro intervenisse su questo tema sul Vostro interessantissimo settimanale, che apprezzo molto e che mi è molto utile nella mia attività professionale di agricoltore (vitivinicolo ed olivicolo biologico). Molti cordiali saluti
Giuliano Terzi
Il tema affrontato da Ada Fichera è di difficile praticabilità in un contesto sociale in cui alla perdita del sacro, già evidente da tempo, è da aggiungere il progressivo smarrimento di quei riferimenti culturali "forti" che rendono credibile una civiltà . Oltre all'articolo della nostra giovane collaboratrice, abbiamo ricevuto nei giorni scorsi l'editoriale del professore e teologo Sante Ambrosi sullo stesso tema, articolo la cui uscita era da tempo programmata per sabato 18 dicembre. Mentre l'articolo della Fichera esprime il punto di vista di una generazione giovane (l'autrice, laureata in Filosofia, è nata nel 1984), il nostro editorialista Ambrosi è degli anni Trenta e possiede una formazione espressamente teologica. E' senz'altro curiosa la lettura generazionale del tema in questione. Ciò che importa tuttavia evidenziare, è che le posizioni al riguardo non si conciliano con giudizi e valutazioni non supportate da riflessioni credibili, o, peggio, dettate dall'emotività . Dalla sua mail non si comprende la sua posizione in merito. Attenda dunque l'uscita dell'editoriale di Ambrosi e poi non esiti a scriverci. Intanto, per questo periodo di festività , le consiglio la lettura di due preziosi libri: Dialogando con Agnes. La Heller e il buon cittadino, della giovane Ada Fichera per le edzioniA&B (link esterno) e Meditazioni sul Natale di Dietrich Bonhoeffer, in questi giorni in libreria per le edizioni Claudiana (link esterno). Si tratta, quest'ultimo, di un piccolo volume di testi poetici e meditativi del teologo tedesco sui temi dell'Avvento, su la promessa di Dio, la nascita di Gesù, l'umanità del Cristo e la croce. Temi di cui oggi si ha tanto paura. Temi che una sottocultura di stampo laicista si rifuta pregiudizialmente di considerare. Dietrich Bonhoeffer è stato un radicale oppositore del regime nazionalsocialista e fu impiccato nel campo di concentramento di Flossenbürg, nell'aprile 1945, per espresso ordine di Hitler. L'ungherese Agnes Heller, intervistata da Ada Fichera, è stata allieva di György Luckà cs e ha avuto più fortuna di Bonhoeffer, sopravvivendo alla insana e malefica ferocia nazista. Tornando all'articolo della Fichera, il sommarietto che precede il testo non lascia spazio a equivoci: "Le polemiche sulla celebrazione del Natale nelle scuole e sul 'rispetto' dei musulmani dimostrano l'inadeguatezza culturale di taluni pseudo educatori. Manca loro la cultura per capire che l'integrazione non può comportare l'annullamento delle identità di un popolo". Ebbene, di fronte al drammatico vuoto di ideali e di saperi, non esistono più scusanti. Occorre reagire.
Luigi Caricato