La voce dei lettori
Errori di traduzione in un regolamento Ue?
Limpido, non lampante! Non può capitare per caso. Se ne vedono ormai di tutti i colori, dagli statuti e regolamenti delle associazioni di qualità a quelle di cooperazione consortile, con la pletora di regole e la mancanza di codici etici
26 marzo 2011 | T N
Giochi di parole a parte ho scaricato " Deodorati? il reg. ue 61/2011 ne può
far scomparire dal mercato il 40%" verificando tutti i link link esterno e li trovo
"limpidi"!
Chiarissimo iL GRAVE incidente di traduzione passato inosservato. Non può CAPITARE PER CASO, oso dire, dato che se ne vedono di tutti i colori, dagli statuti e regolamenti delle associazioni di qualità a quelle di cooperazione consortile, con la pletora di regole e la mancanza di codici etici di vincolo morale per i protagonisti degli interventi.
I casi di queste leggerezze si moltiplicano, gli interventi dell'ultimo minuto colgono di sorpresa con modifiche di "prassi" che sconvolgono gli addetti ai lavori, nell'indifferenza di comitati di protezione inseriti per tradizione e decoro notarile.
Il documento è sconvolgente e mette in luce la leggerezza con cui sono assunte e sottoscritte decisioni di contrapposizione a posteriori, quando il lavoro di supervisione e controllo deve essere esercitato lungo il percorso della decisione e continuato nel percorso postdecisionale.
Normative innovative come inserimenti di nuovi parametri sono
Il richiamo alla riflessione è ai commenti dopo queste prove e verifiche è d'obbligo, certamente gli effetti di MALA TRADUZIONE è DIFETTO CAPITALE sono da bandire e cancellare senza timore d'errore e senza pietà , ma in genere...non sempre sono casuali!
Ciao,
Enzo Lo Scalzo
PS - Alcune iniziative emerse dopo lâevento del 50° compleanno dellâextra vergine a Milano sono meritevoli di clonazione verso altre VERITA' di QUALITA' da rivedere in una seria strategia di MADE IN ITALY...