La voce dei lettori

CONFUSIONE INTORNO AL CIBO

In margine al "campo libero" su "Avanzata o declino di Slow Food?", un intervento di Manuela Botteghi

06 novembre 2004 | T N

Ho letto con interesse il suo articolo, quasi un "corsivo", sul Salone del Gusto e Slow Food.
Petrini, Veronelli, Gorbaciov, Elisa di come si chiama, Enzo Ghigo: l'elenco dei personaggi citati da solo parla della confusione che attorno al cibo si va facendo. Se è vero che per noi ricchi occidentali mangiare e bere non è più soddisfazione di bisogni primari, ma anche piacere, erotismo,cultura eccetera, è ancora più vero che per la maggior parte degli esseri umani il cibo e l'acqua sono una chimera.
Io che sono amante del buon cibo e del buon vino, mi vergogno un po' di tanta opulenza e mi viene da tirare in ballo la morale forse per tentare di chetare la mia coscienza. Forse i confini e i nessi tra l'equo e solidale, le agricolture biologiche e biodinamiche, il diritto alla sicurezza alimentare di tutti i popoli e la ricerca del piacere eno-gastronomico dovrebbero essere più chiari: tutti ne avremmo da guadagnare.
Sarebbe interessante aprire un dibattito in materia? Chissà? Per dirla col Manzoni: ai posteri l'ardua sentenza.

Manuela Botteghi


Mi piace la sua testimonianza, con gli interrogativi che pone. Credo sia effettivamente il caso di aprire un confronto sincero sui temi citati. Sarebbe un peccato, oggi che si intravede una nuova sensibilità da parte dell'opinione pubblica, cadere in errori che possano costare alquanto cari all'intero mondo rurale.

Luigi Caricato