Editoriali

ANCORA UN RINVIO

10 giugno 2006 | Alberto Grimelli

Un nuovo rinvio per la spinosa questione della contribuzione agricola.
Si è scelto di non decidere.
Ancora una volta.
Altri mesi col fiato sospeso, in attesa che il governo deliberi sulle procedure di recupero dei crediti contributivi agricoli.
Un comunicato emanato dal Ministero delle Politiche agricole precisa infatti che il Consiglio dei Ministri non ha emanato alcun provvedimento esecutivo, almeno per il momento, ma che ha scelto la via di emendare il disegno di legge di conversione del D.L. n. 173 del 12 maggio 2006, che prevedeva, come data ultima, il 15 luglio per la riscossione dei contributi agricoli arretrati.
Le pendenze risultanti al 30 giugno 2005 potrebbero però essere saldate entro il 15 dicembre di quest’anno.
Il provvedimento sarà presentato alla prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni e quindi, con ogni probabilità, promulgato.
Sicurezze, però, non ve ne sono, anche perché, più recentemente, il Ministro dell’economia Padoa-Schioppa ha invocato l’austerity e annunciato una manovra bis per coprire un ingente deficit di bilancio.
L’esigenza di far cassa, per pagare i cantieri autostradali e ferroviari, potrebbe costringere il governo a rivedere le priorità.
Vi è tuttavia, sulla base delle dichiarazioni dello stesso Ministro De Castro, la legittima speranza che il settore agricolo non verrà, nuovamente, illuso.
Sono anni ormai che l’agricoltura attende la soluzione dell’annosa questione della contribuzione agricola che non consta unicamente del saldo degli arretrati ma soprattutto del futuro, del regime e delle aliquote che verranno applicate.
Se ne discute, se ne discuterà, c’è tempo fino al 15 dicembre, a meno, naturalmente, di un’ulteriore proroga.