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CURARE IL TERRITORIO COMINCIANDO DALLA PROPRIA AZIENDA. ECCO “IL MEGLIO PODERE”

Il Comune di Suvereto già l’anno scorso ha istituito un premio per la buona tenuta degli spazi rurali. Un’iniziativa per valorizzare il paesaggio agrario e il patrimonio ambientale partendo dal basso, da quei contadini che ne sono il cuore e l’anima. Ecco i nomi dei tre premiati, con le motivazioni della commissione giudicatrice

08 maggio 2004 | Alberto Grimelli

Già nell’aprile dell’anno scorso la Giunta comunale di Suvereto decise di istituire una competizione per la buona tenuta degli spazi rurali “Il meglio podere”.
Attraverso questa iniziativa l’Amministrazione si è proposto di incoraggiare e di valorizzare il lavoro di quei coltivatori che mantengono curato il territorio, tutelando il paesaggio rurale e il patrimonio ambientale, contribuendo alla difesa del suolo e all’obiettivo generale dello sviluppo sostenibile.
La partecipazione è stata ampia, anche considerando che il bando consentiva l’iscrizione a tutti i conduttori di fondi superiori ai due ettari che adottassero pratiche tradizionali o ecocompatibili.
Non è stata facile l’attività della Commissione, appositamente istituita per questa iniziativa e composta da autorevoli esperti del comprensorio che ha avuto tempo fino al 31 marzo per valutare i seguenti, ampi e vari aspetti: sistemazioni agrarie (terrazzamenti, ciglionamenti, muri a secco…), siepi, prode, filari, coltivazione biologica o a basso impatto ambientale, sistemi di potatura e di innesto, riproduzione di specie vegetali o animali autoctone o tradizionali, utilizzo o presenza di tecniche e attrezzi tradizionali (letamazioni, sovesci…), recupero di fabbricati o di elementi dell’architettura rurale locale, sentieri e viabilità rurale o poderale (fosse, argini…).

La tipologia delle aziende concorrenti è stata molto varia, hanno partecipato aziende molto piccole con produzioni a livello hobbistico e fondi molto vasti, anche più di 100 ha, con produzioni variegate e significative.
La premiazione è avvenuta la prima domenica di maggio, nell’ambito della tradizionale Fiera dedicata all’agricoltura biologica, ai produttori locali e artigianali. Alla presenza del Sindaco e dell’Assessore della provincia di Livorno sono stati proclamati i tre vincitori a cui sono andati: un cartello stradale “Il meglio podere”, un assegno da 500 euro, un cipresso al primo classificato; una targa, un assegno da 200 euro e un olmo al secondo classificato, una targa, un assegno da 100 euro e un olivo per il terzo.

Primo classificato: Az. Agr. Il Falcone
I punti di forza di questo podere sono stati la diversificazione aziendale, l’adesione a programmi di lotta guidata, il mantenimento di attrezzi vecchi a scopi didattici in ambito agrituristico, una buona manutenzione delle strade e delle sistemazioni del terreno. Sono inoltre stati recuperati vecchi edifici nel rispetto delle tipologie architettoniche della zona.
Secondo classificato: Pazzagli Stefano
Elevata diversificazione colturale compresi di allevamento di razze autoctone. In regime di conversione al biologico, mantiene attivo l’uso di tecniche e attrezzature della tradizione rurale come falciatura e trebbiatura dei cereali. Buona la manutenzione delle strade e del terreno.
Terzo classificato: Az. Agr. La Fontanella
Buona diversificazione colturale, allevamento di cinta senese, attività ippica in ambito agrituristico. Buona manutenzione delle strade e del sistema idrografico.