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Vini da agricoltura bio, le dodici edizioni di una guida

Edita da Tecniche Nuove, è curata da Pierpaolo Rastelli. Prende in considerazione anche le bottiglie prodotte secondo le regole della biodinamica

14 febbraio 2009 | T N

Esiste anche una Guida ai vini d’Italia bio. Non ci sono solo le classiche guide enoiche, più o meno attendibili, troppo orientate a soddisfare le mode e il mercato. Esiste anche una guida ai vini ai vini da agricoltura biologica, dunque. Viene edita da Tecniche Nuove ed è curata da Pierpaolo Rastelli.

E' una guida ch’è ormai diventata un testo di riferimento per gli appassionati del vino ottenuto con uve coltivate in regime di agricoltura biologica o, in alcuni casi, anche secondo le severe regole biodinamiche. Nella sua dodicesima edizione vengono presentati 713 vini provenienti da 184 aziende, segno che tale segmento commerciale ha saputo guadagnare nel tempo un proprio spazio di elezione, trovando gli apprezzamenti anche dei consumatori più esigenti.

Di questi vini, 114 hanno peraltro ottenuto una specifica “menzione” per la bontà delle loro caratteristiche organolettiche. In testa alle regioni vi è la Toscana, con 34 allori, e a seguire il Veneto con 17, il Piemonte con 12 e le Marche con 9. E’ il sud, invece, a non decollare a sufficienza. Un buon motivo per riflettere. A parte, tuttavia, il meritato trionfo di un’azienda lucana, la Cantine del Notaio, quale miglior rosato, e, della calabrese Cantine Viola, quale miglior passito.



Pierpaolo Rastelli, Guida ai vini d’Italia bio, Tecniche Nuove, pp. 202, euro 9,90