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Un miliardo di persone alla fame

Nel solo arco di quest'anno ben 119 milioni di persone sono state spinte alla fame a causa dell'impennata di riso e cereali

18 ottobre 2008 | Marisa Giuliani

Più di 900 milioni di persone sono oggi a rischio denutrizione nei paesi in via di sviluppo a causa del vertiginoso aumento dei prezzi degli alimenti di base. A denunciarlo è la Ong britannica Oxfam con il rapporto “Double Edged Prices”.
Secondo Oxfam, infatti, nel solo arco di quest'anno ben 119 milioni di persone sono state spinte alla fame a causa dell'impennata di riso e cereali.

I dati raccolti dalla Ong parlano di un aumento del costo del grano, in Guatemala, del 300%, mentre nelle Filippine e in Cambogia i prezzi della farina e del riso sono raddoppiati. Con effetti definiti "devastanti" dalla direttrice di Oxfam.

"La volatilità dei mercati ha provocato la morte di persone innocenti - ha dichiarato Barbara Stocking - ed è ora di rendersi conto che i governi dei Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di aiuto per sostenere i contadini poveri. Ed è compito dei paesi industrializzati di aiutare questi governi a far sì che sia così".

Nel frattempo solo un decimo dei 22 miliardi di dollari promessi dagli Stati sono stati effettivamente messi a disposizione per rispondere all'emergenza alimentare mondiale dopo la conferenza internazionale organizzata dalla Fao a giugno a Roma. E' stato il direttore generale della Fao, Jaques Diouf, a diffondere il dato in occasione della Giornata Mondiale dell' Alimentazione 2008, celebratasi quest'anno in tono minore rispetto al passato, incentrando il suo messaggio sulla necessità di portare a termine i progetti intrapresi, nonostante il difficile momento finanziario che sta vivendo l' economia mondiale.