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I PERCORSI DELLA QUALITA’ IN UN LIBRO DI RICCI, PANNELLI E ALFEI

L'extra vergine deve essere di gran pregio. Si moltiplicano le pubblicazioni dedicate al comparto oleario.

20 settembre 2003 | T N

L’olivicoltura di qualità è un libro di Barbara Alfei, Giorgio Pannelli e Antonio Ricci, uscito prima dell'estate per Edagricole (pp. 246, € 21,50). E’ un volume essenziale, utile, scritto da tre qualificati esperti del settore, competenti e chiari nell’esposizione.
Il sottotitolo recita: “La moderna coltivazione dell’olivo e le tecniche per ottenere produzioni d’eccellenza”. L’indicazione, già nei propositi, è estremamente chiara: non si può concepire più una olivicoltura come quella di un recente passato, tesa solo a raggiungere quantitativi. Ora è diverso. E’ necessario far meglio, anzi fare molto di più. Produrre extra vergini di gran pregio, è questo il nuovo credo da seguire.
Nove sono i movimenti in cui si delinea il libro. Si parte dalle caratteristiche della specie, delle olive e dell’olio (1), per giungere, attraverso il germoplasma olivicolo nazionale (2), alla propagazione e certificazione del materiale vivaistico (3), alla progettazione e realizzazione del nuovo oliveto (4), alla tecnica colturale (5); quindi dalla economia e fisiologia nella potatura dell’olivo (6) al miglioramento qualitativo dell’olio (7), alla valutazione degli oli (8), concludendo infine con la regolamentazione comunitaria in materia di organizzazione della produzione olivicola e della commercializzazione oleicola (9).