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Odeon e Pincio, la cultura fa posto ai parcheggi

Due casi estivi dimostrano che la difesa del nostro patrimonio storico non è bipartisan ma infiamma anzi la polemica politica

06 settembre 2008 | T N

L’Odeon, importante esempio di architettura futurista a Livorno, con un finanziamento di 6 milioni di euro, sta per essere trasformato in un posteggio da 600 auto. Un progetto indispensabile per cambiare la
viabilità del centro diviso in due dalla chiusura di Piazza Cavour.
Eppure i lavori “salva traffico” per molti sono un oltraggio estetico. E anche in insulto al Futurismo alla vigilia dei festeggiamenti (nel 2009) della nascita del movimento con il famoso manifesto di Marinetti.
Il progetto parcheggio non interessa soltanto cinema futurista. Le auto passeranno davanti al
cimitero monumentale degli inglesi una testimonianza del Seicento e del Settecento, qui è sepolto Tobias Smollett, uno dei più grandi scrittori e poeti britannici. Nel cimitero arrivarono in visita Dickens e Cooper.

Il Pincio è un’area storica ed archeologica di Roma che in molte associazioni ed esperti hanno chiesto di tutelare. Qui, secondo i progetti della giunta dell’ex sindaco Veltroni, doveva essere costruito un parcheggio.
Una decisione passata quasi sotto silenzio finchè il nuovo sindaco Alemanno ha deciso di istituire una commissione per valutare l’impatto dell’opera. Tre saggi su cinque sono contrari al progetto di realizzare il parcheggio.

Cosa accomuna i due casi?
Che la sinistra si è scagliata contro la destra e viceversa.

Cosa significa tutto questo?
Che in Italia non è possibile una politica bipartisan, neanche quando si tratta di tutelare beni artistici e storici di gran valore.

Un errore grave, da segnare in Blu.