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Le Langhe candidate a Patrimonio mondiale dell’Unesco

13 febbraio 2008 | T N

Grazie alla loro unicità i territori vitinicoli del Piemonte dovrebbero essere inseriti nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura.

A pensarla così è la Regione Piemonte che venerdì scorso ha sottoscritto un accordo per la redazione del previsto dossier per candidare i siti “Paesaggi vitivinicoli tipici del Piemonte” a entrare a far parte di quelli riconosciuti dall’Unesco. L’intesa, spiega una nota diffusa dalla Regione Piemonte, è stata firmato dal sottosegretario ai Beni culturali, Danielle Mazzonis, dal governatore del Piemonte, Mercedes Bresso e dai presidenti delle Province di Alessandria, Paolo Filippi, Asti, Roberto Marmo e Cuneo Raffaele Costa. Entro il 31 marzo prossimo verrà dunque messo a punto un programma di lavoro comune con l’obiettivo di presentare ufficialmente la candidatura entro il 2008.

Il documento dovrà contenere la descrizione dei caratteri di eccellenza dei siti da candidare. La Regione, ha spiegato il presidente Bresso, si impegnerà per conservare e migliorare la bellezze di questi territori e cercherà di incrementarne al massimo la produttività. Quanto alla politica vitivinicola regionale, il comunicato della Regione ricorda come questa sia da sempre orientata verso la qualificazione del prodotto e di sistemi produttivi. Oggi infatti circa l’80% della superficie vitata è destinata alla produzione dei Vini di qualità prodotti in regioni determinate (Vqprd), quindi sia Doc che Docg. Motivi questi che hanno spinto il Piemonte a proporre queste terre per entrare nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.