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GLI ITALIANI CONTINUANO A PREFERIRE GLI ABETI DI NATALE VERI

La tradizione di ornare un albero per Natale è molto antica, originaria della Germania del VII secolo. Nel corso dei secoli si finì per sostituire le querce con gli abeti perchè la loro forma triangolare voleva simboleggiare la Santissima Trinità

08 dicembre 2007 | T N

Se oltre la metà delle famiglie italiane si appresta a preparare l'albero di Natale, nel 2007 gli abeti veri con circa sette milioni di esemplari nelle case superano i cinque milioni di copie sintetiche recuperate da soffitti e cantine o acquistate ex novo.

E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che contrariamente ai pregiudizi la scelta dell'albero naturale è vincente per salvaguardare il territorio, ridurre l'inquinamento ambientale e contrastare i cambiamenti climatici. L'albero vero proviene infatti essenzialmente da coltivazioni dedicate spesso situate in zone collinari o montane altrimenti destinate all'abbandono e al conseguente degrado idrogeologico.
Una azione di difesa del territorio alla quale si aggiunge l'attività di assorbimento dell'anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici svolta durante l'accrescimento dalle coltivazioni naturali mentre le piante di plastica consumano petrolio per la loro realizzazione e impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell'ambiente.
La spesa complessiva degli italiani per l'acquisto dell'abete naturale è stimabile pari a circa 140 milioni di Euro con la maggioranza degli acquisti che avviene nella settimana che precede l'otto dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione. Una scadenza tradizionale per l'addobbo dell'abete che quest'anno viene venduto a prezzi variabili dai quindici euro fino addirittura a piu' di 500 a seconda delle dimensioni, della varietà e del vaso in cui è riposto.

Gli abeti utilizzati come ornamento natalizio sono in maggioranza italiani e derivano per circa il 90 per cento da coltivazioni vivaistiche specializzate. In Italia la coltivazione dell'albero di Natale è concentrata prevalentemente in Toscana (province di Arezzo e Pistoia) in Veneto e in Friuli.

La tradizione di ornare un albero sempreverde in occasione del Natale, è originaria della Germania del VII secolo, dove gli abitanti erano soliti addobbare le querce con pietre colorate che col passare del tempo vennero sostituite con ghirlande, nastri e frutti colorati. Questa usanza venne sempre più collegata alla festività del Natale al punto che si finì per sostituire le querce con gli abeti in quanto, la loro forma triangolare poteva simboleggiare la Santissima Trinità. Verso la metà del 1800 alcuni fabbricanti svizzeri e tedeschi cominciarono a realizzare leggeri ninnoli di vetro soffiato che diventarono l'ornamento tradizionale dell'albero natalizio. Questa pratica, già comunissima alla fine dell'Ottocento in Nord Europa e negli Stati Uniti, si è diffusa rapidamente in Italia a partire dagli anni ‘50, tanto che oggi l'Albero di Natale è tradizione comune nella maggior parte delle famiglie.

Prima di comprare l'albero
Preventivare l'acquisto con qualche giorno di anticipo per dare modo all'albero di adattarsi al nuovo ambiente e distendere bene i rami, precedentemente imprigionati dalla rete per il trasporto.

Una volta a casa
- Sistemare l'albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore, come stufe e termosifoni e al riparo da correnti d'aria, come porte e finestre al riparo da eventuali forti folate di vento.
- Evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami.
- Non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l'albero e vivo e respira
- Mantenere la terra umida ma non eccessivamente bagnata, anche con l'utilizzo di un nebulizzatore, che potrebbe essere applicato anche ai rami n assenza di fili elettrici.

Terminato il periodo natalizio
Se l'albero acquistato ha le radici può essere posizionato all'esterno sul balcone o piantato in giardino, ricordando che è una pianta che può crescere anche fino a 15- 20 metri.

Fonte: Coldiretti