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RENDERE I GIOVANI PROTAGONISTI NEL MONDO DEL VINO. E' QUESTO IL PROPOSITO DI GOWINE
"Bere il territorio", un concorso letterario nazionale giunto alla settima edizione.Il 10 febbraio il termine ultimo di consegna dei lavori. Ovvero, quando il piacere di scrivere si coniuga con l'amore per la vigna e il buon bere
01 dicembre 2007 | T N
Lâassociazione Go Wine presenta la settima edizione di âBere il Territorioâ, un concorso letterario nazionale che si rivolge ai giovani e che nelle prime sei edizioni ha riscosso con la sua formula un notevole successo.
Si tratta di unâiniziativa culturale che ha voluto e vuole contribuire in modo concreto a far crescere la cultura del consumo dei vini di qualità , guardando ad un consumatore sempre più consapevole sia nelle scelte, sia nellâattribuire il giusto valore e significato ad una bottiglia di vino.
Possono concorrere nella sezione generale tutti i giovani dai 18 ai 30 anni; una sezione speciale è riservata agli studenti degli istituti alberghieri e degli istituti agrari, un premio speciale è patrocinato dal Cervim e verrà attribuito a chi meglio avrà trattato il tema della viticoltura di montagna o praticata in condizioni orografiche difficili.
Novità di questâanno è il premio riservato agli studenti degli Istituti di Istruzione Secondari della Provincia di Cuneo con un tema specifico che per questa edizione verterà su unâattenta lettura delle opere di Cesare Pavese e in particolare sulle trasformazioni del rapporto tra la città e campagna dal dopoguerra ad oggi.
I testi dovranno pervenire entro il 10 febbraio 2008 presso la sede nazionale di Go Wine in Alba; la cerimonia di premiazione è prevista sabato 15 marzo 2008.
âLâiniziativa â dichiarano dallâAssociazione Go Wine â si propone di concorrere alla crescita della cultura del consumo dei vini di qualità e si rivolge ai giovani per renderli protagonisti, invitandoli allâesercizio dello scrivere, a raccontare il loro rapporto e il loro approccio con il vinoâ.
I partecipanti della sezione generale sono chiamati a redigere un testo in forma libera (di lunghezza compresa fra le 2 e le 5 cartelle), che racconti il loro rapporto con il vino e con il mondo che intorno ad esso orbita, con un particolare riferimento al tessuto sociale ed allâambiente nel quale il vino viene prodotto.
I premi: 800 euro ciascuno per i due vincitori della sezione generale; 600 euro per il premio speciale riservato agli Istituti Agrari e Alberghieri; 750 euro per il premio speciale patrocinato dal Cervim; 600 euro a ciascuno dei due vincitori della sezione riservata agli Istituti Secondari delle Provincia di Cuneo.
Gli elaborati vincitori verranno scelti dalla Giuria composta da:
Magda Antonioli Corigliano (Università Bocconi, Milano), Giorgio Barberi Squarotti (Università degli Studi, Torino), Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Gigi Brozzoni (Direttore Seminario Veronelli), Vanni Cornero (giornalista de La Stampa), Massimo Corrado (Associazione Go Wine); segreteria del premio: Valter Boggione (Università degli Studi, Torino) e Bruno Quaranta (giornalista de La Stampa - Tuttolibri).
Sostengono questa iniziativa culturale la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, le aziende Fimer e Vallechiara ed un Comitato sostenitore di aziende vinicole italiane composto da:
Antonio Caggiano â Taurasi AV; Assivip â Moie Di Maiolati Spontini AN;Associazione Produttori Moscato dâAsti â Asti AT; Bisol Desiderio & Figli â Valdobbiadene TV; Cantine del Notaio â Rionero In Vulture PZ; DâAntiche Terre â Manocalzati AV; Dezzani F.lli â Cocconato AT; Antica Distilleria Sibona â Piobesi dâAlba CN; Fontanafredda â Serralunga dâAlba CN; Gostolai di Arcadu Giov. Antonio â Oliena NU; Redaelli De Zinis â Calvagese Delle Riviera BS; Trabucchi â Illasi VR; Vietti â Castiglione Falletto CN; Vini Rudinì â Pachino SR; Ciccio Zaccagnini â Bolognano PE.
Il piacere di scrivereâ¦
Le pendici di un vulcano, i terrazzamenti di una montagna, il crinale di una collina.
Le terre che ospitano la vigna si comportano come una madre con i propri piccoli.
Protegge, nutre, sorregge, coccola, castiga.
La vigna è come un figlio che accetta, che incassa, che ringrazia, che maledice.
I cicli della natura accomunano uomini e piante. Cogliere lâessenza di tale gioco di contrasti significa fotografare unâesperienza e riporla nel cassetto dei ricordi.
Ma se la fotografia è unâimmagine che ha il limite della staticità temporale, la scrittura no e ti spinge oltre lâistantanea.
Scrivere ti riporta nellâanima di un territorio, crea i pertugi attraverso i quali fuggono i protagonisti dei luoghi, siano essi uomini o piante, dando vita ad un palcoscenico di emozioni.
Associazione Go Wine
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