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“TEATRO NATURALE” SI APRE AL NUOVO ANNO CON FIDUCIA. UN GRANDE GRAZIE A COLORO CHE CI HANNO SOSTENUTO

Anche i mezzi di comunicazione sono uno strumento di libertà e di maturazione collettiva. Accettare l’idea che una voce indipendente possa esprimere valori condivisi da più persone, magari con storie differenti, è un gesto di civiltà in grado di lasciare segni positivi e indelebili

27 dicembre 2003 | T N

Siamo giunti alla soglia del nuovo anno e questo numero, uscendo sabato 27 dicembre, comprende sia il 2003, che per noi è coinciso con il momento straordinario ed elettrizzante dell’esordio, il 6 settembre, sia il 2004, che ci si augura possa rivelarsi anno di sensibile crescita in attesa di un robusto consolidamento.
Abbiamo iniziato la nostra avventura, perché di avventura in fondo si tratta, animati da nobili propositi e grandi aspettative. Abbiamo riscontrato un successo di pubblico e di questo ringraziamo chi ci legge; ma soprattutto abbiamo sperimentato la gioia di una condivisione che tanto di più ci conforta rispetto al successo di lettori che ci hanno fedelmente seguito. Sì, perché l’idea di una condivisione ci fa percepire la qualità dei lettori, fattore importante affinché una rivista di pensiero qual è “Teatro Naturale” possa esprimere la propria identità al meglio.

L’idea di una nuova rivista non è nata per caso, è stata il frutto di un’esigenza forte, indifferibile. Ciò che manca è il “pensiero”. C’è comunicazione e informazione, ma non sempre pensiero libero da appartenenze e senza il bavaglio della ideologia in ciò che si legge. Talvolta l’informazione è precisa e perfetta, talaltra magari viziata dai poteri forti riconducibili a diverse identità, altrettanto forti. Manca però il pensiero, e nessuno si preoccupa di promuoverne la veicolazione attraverso una rivista. Ecco dunque il nostro proposito: dar voce a chi non è adeguatamente rappresentato dagli attuali mezzi di informazione.

La nostra è una opzione di libertà nel grande magma del pianeta agricoltura, alimentazione e ambiente. Non c’è destra, centro o sinistra. Non c’è alcun attore della filiera che a vario titolo ci prevarichi condizionandoci.
C’è tutto, perché una voce libera raccoglie ogni dimensione presente nello scenario della contemporaneità; ma questo tutto si muove però sui binari della dialettica, senza censure, senza limiti, se non il rispetto verso le persone, le idee e la sacralità del lavoro altrui e proprio.

“Teatro Naturale” si esprime in queste brevi note e ci auguriamo soltanto che la condivisione non si fermi solo alla lettura, ma che vada oltre, sostenendo un progetto culturale, e di libera espressione di idee qual è il nostro, attraverso l’unica forma di sostentamento: la pubblicità.
Ciascuno dei lettori si ritenga libero, non ci sono condizionamenti; tuttavia la libertà perché possa esprimersi in tutta la sua pienezza ha costi reali e tangibili, che meritano un sostegno concreto. A chi ci legge la decisione di sostenere nella maniera che ritiene più opportuna una simile scelta di pensiero e libertà. Noi siamo pronti a investire in pensiero finché ci sarà un sostegno serio e tangibile. Per questo un sentito grazie di cuore a chi ci ha sostenuto finora.
A tutti i lettori, buon 2004.

Luigi Caricato, direttore responsabile
Alberto Grimelli, coordinatore editoriale