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SEMINARIO TECNICO: LA RACCOLTA MECCANICA DELLE OLIVE

Una breve sintesi degli interventi dei docenti universitari intervenuti al convegno nella due giorni dedicata dall'Arsia alla meccanizzazione in olivicoltura

08 novembre 2003 | R. T.

Nella sala riunioni del Citai Spa a San Guido di Castagneto carducci (LI) affollata di olivicoltori, ricercatori ed rappresentanti delle associazioni di categoria si è tenuto il 29 ottobre scorso il seminario tecnico sulla raccolta meccanica delle olive. In questa sede proponiano una breve sintesi degli interventi previsti nel programma del convegno.

Prof. Riccardo Gucci - Dipartimento di coltivazione e difesa delle specie legnose (Università di Pisa)
CARATTERISTICHE DELL'OLIVETO, TECNICA COLTURALE E RACCOLTA MECCANICA



La raccolta meccanica è ancora poco diffusa nell'olivicoltura italiana, nonostante che rappresenti la principale voce di costo nell'oliveto. oltre alle esigenze di contenimento dei costi, i motivi per una maggiore diffusione delle macchine per la raccolta delle olive sono la scarsità di manodopera, la sicurezza dei cantieri di lavoro e la tempestività nella raccolta per la salvaguardia della qualità del prodotto. Attualmente l'offerta di macchine e attrezzi per la raccolta meccanica ed agevolata è ampia, ma un importante fattore limitante la loro diffusione è costituito dalla discontinuità delle operazioni di raccolta (stesura teli, scuotitura, scarico del prodotto...). sono state anche proposte, soprattutto all'estero, sistemi di raccolta in continuo, che però necessitano di un ulteriore sperimentazione prima di essere utilizzati commercialmente.
tra i fattori agronomici che influenzano l'efficienza delle macchine e la produtività dei cantieri di lavoro ricordiamo: il carico dei frutti, l'andamento del processo di maturazione delle drupe, le caratteristiche delloliveto (sesti d'impianto, forma di allevamento, volume della chioma, pèendenza dei suoli...) e la tecnica colturale (gestione del terreno e potatura).
In tabella alcuni risultati delle sperimentazioni condotte nel 2002 sull'efficienza di alcune macchine ed agevolatori e qualche dato preliminare sulla giornate di prove nel 2003.



Prof. Marco Vieri - Dipartimento di ingegneria Agraria e forestale (Università di Firenze)
ATTUALI DISPONIBILITÀ TECNOLOGICHE ED EVOLUZIONE NELLA RACCOLTA DELLE OLIVE



Dopo una breve rassegna del contesto nazionale e regionale in tema di olivicoltura ci si rende conto dell'estrema framentazione esistente, più dell'80% delle aziende ha meno di 5 ettari olivetati.
La scelta del tipo di raccolta da adottare diviene quindi fortemente condizionata dalla capacità d'investimento dell'azienda, oltre che dai fattori agronomici. Prima di procedere all'aquisti risulta logico e conveniente confrontare informazioni e elementi utili in merito alla efficienza operativa di una macchina rispetto ad un'altra. Le ditte costruttrici non sono certo parche di dati, tuttavia non essendoci un protocollo di riferimento unico, fare paragoni tra le attrezzature di due o più aziende non è sempre semplice, fattori agronomici ed organizzativi possono incidere anche moltissimo Ormai, anche negli oliveti ad elevato valore paesaggistico, è imperativa la necessità di ridurre i costi diu raccolta. Agevolatori ad aria compressa, elettrici o con motere a scoppio aumentano sensibilmente la capacità lavorativa di ogni operatore, arrivando anche a raddopiare la quantità d'olive raccolte in fonodo alla giornata. Per impianti con fattori agronomici meno proibitivi e in aziende con più di 5 ettari l'acquisto di uno scuotitore può aumentare notevolmente la capacità operativa, riducendo al contempo la necessità di manodopera. Se utilizzassimo poi uno scuotitore con ombrello intercettatore si incrementerebbe ulteriormente la quantità di olive raccolte per singolo operatore, soprattutto in virtù di un cantiere di lavoro meno numeroso.
Sebbene tutti questi mezzi per la raccolta meccanica aumentino considerevolmente la capacità operativa, abbattendo i costi di produzione, solo la raccolta in continuo rappresenterebbe davvero un punto di svolta per lo sviluppo futuro.

Prof. Luigi Omodei Zorini e Prof. Roberto Polidori - Dipartimento di economia agraria e delle risorse territoriali (Università di Firenze)
L'OLIVICOLTURA TOSCCANA TRA AMBIENTE E MERCATO



Dopo aver brevemente ricordato i caratteri distintivi del mercato dell'olio di oliva, è stata esaminata la struttura produttiva dell'olivicoltura toscana e la sua evoluzione nel tempo. Il settore di produzioone dell'olio di oliva è fortemente caratterizzato dal punto di vista geografico e l'olivicoltura toscana rispecchia la varietà di condizioni naturali, sociali ed istituzionali del territorio regionale tanto che possiamo parlare di olivicoltura toscane. Tale ragionamento è estensibile anche a molte altre aree del nostro Paese.