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LA RIVOLUZIONE RURALE NELL’OTTOCENTO, OVVERO AGRICOLTURA COME MANIFATTURA

Un progetto di ricerca durato più di un decennio, per due preziosissimi volumi che raccolgono dati e informazioni rari. Si ripercorrono le tappe dello sviluppo agricolo ma sono l’istruzione agraria e la nascita delle professioni il fulcro di un’opera senza precedenti, un compendio ricco di curiosità

16 aprile 2005 | Alberto Grimelli

Non si tratta di un’opera come tante.
Certamente non è un trattato di semplice lettura, sia i temi trattati sia il linguaggio utilizzato, piuttosto tecnico e specifico, rendono l’approccio nè immediato nè elementare.
Comunque i contenuti e l’autorevolezza degli interventi, oltre che la struttura dei volumi, suddivisi in brevi interventi, risultano affascinanti e coinvolgenti, al pari di un buon romanzo.
Ne scaturisce un saggio ricco di curiosità nonchè dati e informazioni che arricchiscono la cultura generale e che forniscono anche un quadro sull’alba dell’agricoltura moderna che vede, tra le sue più solide basi, proprio l’istruzione tecnica e la nascita di nuove competenze.

Frutto di un ampio progetto di ricerca, iniziato nel 1991, con incontri di alto profilo anche in anni successivi in quel di Pisa, Montescudaio e Meleto, è stato coordinato da due ottimi docenti universitari, Giuliana Biagioli e Rossano Pazzagli. Non si può tuttavia dimenticare il poderoso lavoro di commento, raccolta e riflessioni di Mario Mirri, notissimo ed apprezzato storico.

L’ottocento rappresenta un momento storico di grande rilievo, segna una svolta, l’industrializzazione, la caduta di modelli di società vigenti da secoli, la nascita di nuove filosofie e ideologie.
Anche nel mondo rurale tra ‘700 e ‘800 esiste una discontinuità, anche se come sottolineato dalla prof. Biagioli “le innovazioni, nel settore agricolo, camminano di certo più lentamente che in quello industriale.”

Una delle rivoluzioni più profonde e durature dell’ottocento sono le prime esperienze dell’insegnamento agrario, il sorgere di istituti e scuole superiori di agricoltura, la nascita delle professioni tecniche.
Non credo infatti che sia noto ai più che come raccontato dal prof. Pazzagli “Nel corso della prima metà dell’ottocento non solo si intensifica il dibattito sulle condizioni dell’agricoltura italiana, ma si assiste alla comparsa di iniziative nuove, che coinvolgono le elites sociali e intellettuali e che sfociano, tra le altre cose, nella creazione di istituzioni formative per l’agricoltura. In particolare, i 15-20 anni che precedono il Quarantotto (ndr ben prima quindi dell’unificazione) rappresentano il periodo nel quale nascono in Italia le prime scuole teoriche-pratiche d’agricoltura i cui promotori (privati o locali) si pongono esplicitamente il problema del rapporto tra istruzione, formazione e sviluppo agricolo.”

Un’opera così complessa e poderosa non poteva essere che suddivisa in due distinte sezioni, che poi sono anche tomi.
La prima fornisce un quadro generale, il quadro di riferimento dello stato dell’istruzione agraria non solo in Italia ma anche in Francia e Inghilterra. Purtroppo i contributi dei docenti stranieri sono in lingua originale, cosa che, ovviamente rallenta ulteriormente la lettura, o può rappresentare un ostacolo insormontabile per alcuni. Interessantissimo il contributo di Ferdinando Fabbri dal titolo “Chimica e agricoltura tra Sette e Ottocento”.
La seconda parte invece raccoglie le esperienze italiane in tema di istruzione agraria. Nord, Centro e Sud sono rappresentati molto dettagliatamente, nelle loro differenze e analogie, nei rapporti tra i vari imprenditori agricoli di zone tanto diverse ma con problemi molto simili. Qui debbo segnalare, sarà per il mio particolare interesse da agronomo, l’intervento di Alberto Banti “Istruzione agraria, professioni tecniche e sviluppo agricolo in Italia tra Otto e Novecento”.

In conclusione si tratta realmente di un’opera meritevole e meritoria. Non può mancare nelle librarie di agronomi e addetti ai lavori, almeno di quanti siano curiosi, assetati di conoscenza e che abbiano voglia e desiderio di aprire la mente scoprendo nel passato qualcosa in più sul presente.



AGRICOLTURA COME MANIFATTURA
Istruzione agraria, professionalizzazione e sviluppo agricolo nell’ottocento
Curatori: Giuliana Biagioli, Rossano Pazzagli
Editore Olschki
Pagg 801 (in due volumi)
Prezzo € 69,00