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MANGIARE L’UVA, BERE IL VINO. STESSA COLTURA, MONDI DIVERSI
Per i paesi che si affacciano sul Mediterraneo poche altre colture sanno essere tanto evocative di tradizioni quanto l’uva. A seconda della destinazione e dell’utilizzo possono variare significativamente tecniche agronomiche e commerciali. Nel settore enologico il profilo sensoriale e l’analisi organolettica risultano fondamentali
09 aprile 2005 | Graziano Alderighi
Per i paesi che si affacciano sul Mediterraneo poche altre colture sanno essere evocative quanto lâuva. Eppure, solo gli addetti ai lavori sanno che lâuva da tavola, simile eppure diversa rispetto allâuva da vino, coltura produttiva ma esigente, va curata con perseveranza e commercializzata con intelligenza per conseguire risultati che ottimizzino le notevoli risorse di tempo e denaro spese nella sua cura. Oggi, in un momento di forte concorrenza e di marcata diffidenza da parte del consumatore, chi produce uva da tavola si deve servire di tutte le risorse che la ricerca può mettere a disposizione: nuove sostanze, nuove cultivar, nuovi metodi di protezione, nuovi sistemi di commercializzazione. Proprio per questo chi deve seguire questo difficile settore non può prescindere da unâinformazione puntuale ed aggiornata che sappia riassumere le novità già passate al vaglio della ricerca. Nel volume oltre alle tematiche classiche per la coltivazione, si approfondiscono lâimpianto, le tecniche colturali e di gestione con un particolare riguardo alla produzione in coltura protetta e allâintroduzione di nuove cultivar che ottimizzino i ritardi o gli anticipi di produzione. Non mancano un capitolo sulla produzione biologica ed integrata e alcuni richiami ai costi reali di produzione che possono sempre costituire un riferimento concreto per lâutilizzo della tecnologia proposta. Lâautore non trascura, inoltre, le fasi successive alla raccolta e le novità in tema di norme di qualità e disciplinari di produzione.
Sommario: 1. Cenni morfologici e storici; 2. Origini della coltivazione della vite ad uva da tavola; 3. L'uva da tavola nel Mondo; 4. Produzione italiana e regionale; 5. Propagazione vegetativa e scelta del portinnesto; 6. Le analisi fisico-chimiche, salinità dei terreni e dell'acqua; 7. Elementi della nutrizione e concimazione; 8. L'impianto del vigneto e le tecniche colturali; 9. Le cultivar tra passato e presente; 10. L'uva da tavola in coltura protetta; 11. Fitoregolari; 12. L'irrigazione della vite; 13. Interruttori di dormienza,anticipo e miglioramento della produzione; 14. Meccanizzazione; 15. La difesa fitosanitaria della vite per uva da tavola; 16. Sistemi da utilizzare nella lotta biologica ed integrata; 17. Sintomatologia e cura della clorosi ferrica e disseccamento del rachide; 18. Offerta, contrattazione, raccolta, confezionamento, trasporto e distribuzione; 19. Frigoconservazione e disidratazione delle uve; 20. Valore nutritivo e curativo dell'uva da tavola; 21. Norme di qualità e disciplinari di produzione.
LâUVA DA TAVOLA La coltura, il mercato, il consumo
Autore: Mario Colapietra
Editore: Edagricole
Pagg 382
Prezzo: ⬠64,50
Questa seconda edizione de I profili del vino completamente aggiornata e riveduta con il rigore dellâinformazione, anche sperimentale, che ha valso allâedizione precedente il Prix OIV del 1999, si presenta ancora una volta come un manuale introduttivo che, però, vuole consentire al lettore di disporre di tutte le informazioni necessarie a padroneggiare lâanalisi sensoriale dei vini, pur non avendo certo lâambizione di esaurire lâargomento. I capitoli già esistenti hanno recepito tutte le recenti acquisizioni, tra gli altri aggiornamenti gli studi effettuati sulla connessione fra la percezione del colore del vino e la descrizione delle relative peculiarità olfattive e gli approfondimenti sul ruolo esercitato da alcuni composti dello zolfo sulle caratteristiche varietali di vini bianchi, come ad es., il Sauvignon. Il volume si è, inoltre, arricchito di ben due capitoli inediti che approfondiscono argomenti di cui nel corso degli anni si sono verificati lâinteresse e la validità ai fini dellâanalisi sensoriale. Il primo illustra il ruolo svolto dal legno nella definizione sensoriale dei vini, che appena appena abbozzato nella prima edizione, è stato ora sviluppato in maniera più diffusa e documentata. Lâaltro capitolo riguarda, invece, le tecniche per la definizione delle caratteristiche olfattive dei vini. Dal momento che, secondo alcuni, la specificità delle produzioni enologiche risiederebbe proprio nel loro patrimonio olfattivo, non può prescindere dalla conoscenza dei metodi descritti.
Sommario: 1. Dove, come, quando,con chi assaggiare i vini?; 2. La valutazione degli aspetti visivi; 3. Gli odori e gli aromi del vino; 4. "Etre gros comme une barrique". Gli odori del vino derivati dal legno; 5. I gusti e i sapori del vino; 6. Guida all'assaggio degli spumanti; 7. I test; 8. Il vino in parole; 9. Alcuni metodi per la corretta individuazione dei descrittori olfattivi. Glossario.
I PROFILI DEL VINO Alla scoperta dellâanalisi sensoriale
Autore: Mario Ubigli
Editore: Edagricole
Pagg 200
Prezzo: ⬠19,00