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LE PAROLE DEL VINO: AMPIO, ARMONICO, CALDO, FLOREALE... BREVE VOCABOLARIO A USO DI ABILI E PROMETTENTI SOMMELIER
Qualche utile e appropriata parola per non cadere dalle nuvole quando qualcuno del vostro gruppo, dopo avere seguito uno dei tanti corsi di degustazione, decide di esibire le conoscenze acquisite
11 ottobre 2003 | Paolo Scapuzzi
Sono in tanti ormai a cimentarsi con i vini. Non è più tempo di bianco o rosso. Ora i corsi di degustazione si diffondono in ogni dove. Qualcuno però esagera, comunicando inesattezze e addirittura coniando nuove e strampalate espressioni, poco pertinenti e talora anche infelici. "Teatro Naturale" ha affidato il compito di redigere un breve ed essenziale lessico del degustatore a un sommelier professionista. Buona lettura
Acidità : complesso dei diversi acidi presenti nel vino e che ne garantiscono la gradevolezza e la conservabilità .
Acerbo: vino dalle caratteristche gustolfattive che ricordano il frutto non completamente maturo e che lascia la bocca eccessivamente acida.
Ampio: un vino che, dal punto di vista olfattivo, evidenzia una grande varietà di sensazioni odorose gradevoli e accattivanti.
Armonico: le componenti visive, olfattive e gustative sono in perfetto equilibrio
Barrique: piccole botti di tradizione bordolese, della capacità di 225 litri, utilizzate per lâaffinamento di vini di elevata qualità . Conferiscono al vino particolari profumi di spezie (vaniglia, liquirizia, cannella, caffè, cacaoâ¦)
Bocca: termine utilizzato per descrivere in sintesi lâinsieme delle sensazioni gustative.
Bouquet: profumo unico e caratteristico di un vino, dovuto alla particolare combinazione delle sue diverse sostanze odorose.
Brut: vino spumante caratterizzato dalla quasi totale assenza di zuccheri residui.
Caldo: si attribuisce ad un vino che, per il suo contenuto di alcol, da' una sensazione gustativa di calore.
Consistenza: fornisce la misura della ricchezza di componenti chimici presenti nel vino.
Corto: le sensazioni gustolfattive, una volta deglutito il vino, persistono poco tempo sia nel naso che al palato.
Cru: vigneto che, per la posizione e la composizione del terreno, risulta vocato alla produzione di vini di qualità particolarmente elevata.
Degustazione: valutazione delle caratteristiche organolettiche di un vino attraverso i sensi della vista, dellâolfatto e del gusto.
Duro: le sensazioni date dalle componenti dure, tannini, acidità e sali minerali, hanno la prevalenza su quelle date dalle componenti morbide, zuccheri, alcol e polialcoli.
Estratti: quanto rimane del vino una volta eliminata la parte acquosa, la loro quantità fornisce unâindicazione sulla complessità gustativa.
Finale: sintesi delle sensazioni che persistono in bocca dopo la deglutizione del vino.
Floreale: caratteristica di un vino nel quale prevalgono profumi leggeri e poco complessi.
Fragranza: sensazione olfattiva che richiama lâidea della pulizia e dellâintegrità del frutto. Talvolta si riferisce anche al profumo che ricorda il pane appena sfornato e che si riscontra nei vini spumanti.
Fruttato: caratteristica di basilare importanza in un vino di qualità . Le sensazioni olfattiva e gustativa devono richiamare alla mente quelle dei frutti integri e ben maturi.
Lieviti: organismi unicellulari artefici della fermentazione alcolica.
Limpidezza: elemento che, nellâesame visivo, evidenzia la correttezza delle lavorazioni, lâassenza di difetti, ed eventualmente lâetà del vino.
Lungo: le sensazioni gustolfattive restano a lungo in bocca dopo aver deglutito il vino.
Macerazione carbonica: metodo di vinificazione che prevede lâintroduzione dei grappoli di uva interi in vasi vinari ermetici e saturi di anidride carbonica. La fermentazione intracellulare che ne deriva esalta le caratteristiche fruttate del vino. Tipicamente utilizzata per la produzione del Beujolais Noveau e dei Vini Novelli.
Millesimo: annata di produzione.
Morbidezza: sensazione pseudotattile avvertita dal palato e dovuta allâalcol, agli zuccheri residui e ai polialcoli.
Naso: sintesi delle sensazioni olfattive.
Ossidazione: trasformazione chimico fisica del vino, che porta alla perdita di brillantezza nel colore e alle sensazioni gustolfattivo tipiche del Marsala o del Madera.
Passito: vino ottenuto dalla fermentazione di uve preventivamente sottoposte allâappassimento.
Perlage: lâinsieme delle bollicine di anidride carbonica presenti nei vini spumanti e frizzanti.
Speziato: profumo dovuto allâaffinamento in botti di legno (cfr. Barrique).
Spunto: difetto causato dallâeccessiva presenza di acido acetico.
Strutturato: vino che manifesta ricchezza e varietà in tutte le sue componenti, olfattive e gustative.
Tannini: sostanze presenti soprattutto nei vini rossi. La sensazione gustativa di astringenza e allappamento presente nei vini giovani, si mitiga col passare del tempo. Di fondamentale importanza per garantire longevità al vino.
Uvaggio: insieme delle uve di diverse varità che concorrono alla produzione di un determinato vino.
Vinoso: caratteristico profumo del mosto, accettabile nei vini novelli ma che rappresenta un difetto in tutti gli altri.
Zuccheri residui: sostanze zuccherine presenti nei vini dolci.
Bibliografia
-Ass. Italiana Sommeliers “Tecnica della degustazione”
-E. Peynaud “Il gusto del vino”